Cinzia Bresciani

Cinzia Bresciani

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Appassionata di arte pittorica fin da giovanissima.

Cinzia nasce a Isola della Scala, un paese in provincia di Verona, in un gelido gennaio del 1963. La sua infanzia trascorre poi a Verona, città dove si trasferisce all’età di 2 anni. Dimostra già in tenera età una grande sensibilità, tanto che il medico di famiglia dice alla madre “Come sua figlia ce n’è una su mille”. Si commuove facilmente anche solo guardando un film e altrettanto facilmente sorride felice. Chiacchiera molto anche da sola, definendo quella che sarà la sua predisposizione al dialogo, alla comunicazione. Inizia a comporre i suoi primi versi poetici a 10 anni. “Felicità” il suo cavallo di battaglia.

Felicità non è il momento in cui ti diverti, ma soltanto prima quando fantastichi e pensi a ciò che farai per divertirti

Nel contempo affiora la sua altra grande passione che l’accompagnerà per la vita. Il disegno e la pittura. A tavola, su tovaglioli di carta, schizzi, bozzetti, copie di bicchieri bottiglie e visi e … scrive, scrive, scrive tutto ciò che la sua mente fantasiosa le suggerisce. Le sue prime opere pittoriche a 12 anni a tempera su cartoncino, sono: Piazza delle Erbe e Piazza dei Signori, simboli del cuore di Verona.

Si diploma vetrinista e consegue un attestato di qualifica della lingua inglese che l ‘attrae molto. Si inserisce giovanissima nel mondo del lavoro come commessa specializzata in un settore particolare e ben presto le vengono proposti ruoli di comunicazione con il pubblico che la vedrà impegnata in varie città italiane.

Sospende per un po’ di anni la pittura per dedicarsi alla famiglia ed a crescere i suoi due figli. Ma nonostante ciò il suo estro non è sazio e dopo anni, riprende tela e pennelli, molto motivata. Si cimenta in fondali marini e fiori macro ispirata dalla pittrice americana Georgia O’Keffe. Anche Tamara De Lempicka l’attrae molto e ripropone in omaggi le sue opere create su fogli di velluto e pastelli.

Eclettica, estroversa e piena di iniziativa, si iscrive a vari concorsi e non disdegna il suo ingresso nel mondo della pittura ein plein air con le estemporanee che la vedono protagonista e pluripremiata. Seguita poi dal prof. Gianni Lollis, presidente della società Belle arti di Verona, pian piano il suo stile si identifica sempre più e la sua sensibilità la porta ad avvicinarsi a quella pittura che parla al cuore…le sue donne con gli ombrelli, i cappottini corti e stivaloni che sorridono e civettano invitando lo spettatore in un gioco di sensualità e mistero.

Il protagonista è la donna

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La sua donna dialoga tra sé con tenerezza, si confida in un momento di nostalgica felicità. Un ossimoro che ben definisce il contrasto interiore che la pervade.

Sensibile

Emotiva

Possiede una grande capacità di empatia, è attenta alla comunicazione non verbale ed è influenzata dal clima emotivo dell’ambiente in cui si trova.

Creativa

Fantasiosa

Riesce ad appartenersi per poter realizzare un proprio sguardo sul mondo. Segnala, suggerisce, consiglia e racconta la vita al femminile.

Estroversa

Euforica

Non ha paura di mostrarsi. Preferisce vivere piuttosto che stare a guardare. Talvolta ubriaca senza aver bevuto. Sì, una pazza, ma ormai questo lo sa.

Si racconta

Violino sei Armonia...

Passione

Quel Suono che... racconta...

Quel Suono che… racconta…

Coinvolgente, il suono del violino penetra nella pelle e si impadronisce del corpo che vibra in un’estasi senza fine.

Si chiede

Parti con me? ...

Romantica

il viaggio

Il viaggio…

È un attimo, lo sguardo ammaliatore lo convince a tornare, la sua bellezza non rimane senza ascolti e nel viaggio non sarà sola.

Si risponde

Ti aspetterò...

Amore

Meravigliosa, pazza, libertà

Meravigliosa, pazza, libertà

Una gioia infinita, il respiro della libertà non ha prezzo. La pioggia bagna un corpo che non la sente, la pazzia meravigliosa della sensazione di leggerezza.