Cinzia Bresciani sulla rivista d’arte NoiQui, intervistata da Francesca Patitucci

Intervista alla, poliedrica e raffinata pittrice Cinzia Bresciani

Si, è chiaro che il mio soggetto artistico è lei La Donna. Io parlo di me tramite le mie figure femminili, parlo del mio Io interiore, della mia seduzione, gioia, estroversione, sensibilità, ma anche della mia nostalgia, dei miei pensieri…

Ma, come specifico sempre, le mie femmine sono un po’ tutte le donne, ognuna con le sue caratteristiche e sono rappresentate nei vari momenti di vita quotidiana. Sono dei piccoli flash dei film in cui si ferma l’attimo.

In realtà ero bambina quando già amavo disegnare e dipingere, ma solo in età adulta ho provato a realizzare quello che sembrava solo un talento inespresso. Poi i figli da seguire hanno posticipato il momento ma continuavo, seppur a fatica, a dare sfogo alla mia passione. Sono stata seguita per anni dal maestro Lollis che mi ha dato quelle basi che mi mancavano.

Poi il caso fortuito, l’incontro casuale con il maestro Bonacina che mi ha dato la carica, la spinta per lanciarmi nel mondo dell’arte con mostre bi-personali. Da qui ho iniziato davvero ad avere più consapevolezza visti i riscontri positivi del pubblico.

Una tela bianca inquieta… quindi prima getto sempre la base un colore scivolato quasi acquerellato.

Mi isolo mentalmente e cerco frugando qua e là immagini di momenti di vita che mi attraggono. Li studio, li esamino e poi, in relazione a spazi e colori, li elaboro nella mia mente. Non sempre però ciò che progetto, si realizza in quel modo, a volte cambio tutto o qualche particolare in corso d’opera.

Innanzitutto, vorrei chiarire che non amo i lavori su commissione, mi limitano, mi lasciano poco libera di esprimermi e chi chiede a volte ha delle aspettative diverse rispetto al lavoro finito. Ma, nonostante questo, mi è capitato di dover realizzare opere su commissione e sinceramente, metto sempre un mio tocco, un dettaglio che mi identifica.

Credo la mia donna cullata dall’altalena sospesa sulla città. Un notturno, un monocromo sui toni del blu che ho poi fatto stampare anche su magliette e foulard. Ma anche un bel dipinto di una donna seminuda, di spalle, solo con jeans, scalza con in mano una valigia e nell’altra le sue scarpe rosse. Dipinto carico di messaggi…

Ultimamente uso solo colori acrilici che asciugano velocemente e sono affini al mio modo di dipingere molto veloce. Ma uso anche materiali diversi come pezzi di giornale, sabbia, e spighe di fiume. Ho provato anche ad usare il vino e caffè per realizzare fondi di tele diversi e sinceramente mi hanno dato soddisfazione.

Diciamo che osservando molto l’ambiente che mi circonda, le idee arrivano velocemente. Ogni attimo, momento di vita, mi ispira poi cerco molta ispirazione su giornali, riviste, immagini in rete. Certe belle donne le vedo in immagini di pubblicità che poi utilizzo a modo mio.

Si è stato un bel riconoscimento che mi ha conferito il gallerista Onil dell’omonima galleria di Brema. Era un concorso che ha visto una partecipazione massiccia di artisti da varie parti d’Europa e dall’India.

I dieci vincitori avrebbero avuto la possibilità di esporre gratuitamente nello stesso luogo per 15 giorni. In quell’occasione un mio dipinto ha trovato casa in Germania.

Credo che le esperienze più belle davvero mi siano capitate per pura casualità. Luciano mi conosceva solo tramite fb e vedeva i miei dipinti che lo affascinavano e ispiravano per le sue odi. Mi chiedeva spesso di pubblicare le sue poesie con il mio dipinto, ma tre mesi fa circa, mi ha fatto una proposta più allettante ancora.

La realizzazione di un libro poesie – dipinti. L’idea di un mio libro mi allettava molto e non ho tentennato. Ho accettato ed è nata questa silloge che mi ha davvero commossa quando l’ho avuta tra le mani. Ora è in vendita anche online. Un sogno davvero realizzato.

Sinceramente non saprei, è nato e si è sviluppato tutto così velocemente che mi sembra già di aver realizzato un sogno. E credo che ogni volta che un dipinto va in una nuova casa, si è già concretizzata una grande soddisfazione. Comunque, avere uno studio grande, potrebbe essere un altro bel progetto da realizzare.

Ora mi devo accontentare di condividere la mia vita artistica con spazi familiari e gran poco tempo per la mia Arte. Ma è pur vero che le soddisfazioni più grandi si ottengono con tanti sacrifici. Un giorno vorrei avere più tempo per la mia splendida passione.